Pensieri in prestito - Idee di Faber e Gaber a Casa Accoglienza

Venerdì 19 luglio terza replica dello spettacolo teatrale/musicale autoprodotto dall'Associazione Il Nocciolo nel cortile della Casa Accoglienza S.M. Goretti.



"Pensieri in prestito - Idee di Faber e Gaber"
di Nicola Tortora
Voce: Vincenzo Vasca
Chitarra: Antonio Di Corato
Percussioni: Max Sgaramella

Liberamente ispirato dal libro “Tu prova ad avere un’idea, ripensando a De André e Gaber”, di F. Di Giandomenico, M. Balducci, R. Basso Bondini, R. Di Bonito, P. Pirani, edizioni ENSEMBLE ed ai testi di De André e Gaber.

Venerdì 19 luglio presso il cortile di Casa Accoglienza S.M. Goretti, in occasione del secondo appuntamento estivo de La Terànga promosso dai ragazzi della "Comunità Migrantesliberi" di Andria, andrà in scena la terza replica di “Pensieri in prestito - idee di Faber e Gaber" spettacolo autoprodotto dall'Associazione "il nocciolo".


Lo spettacolo nasce dall’idea, di certo non nuova, di mettere a confronto i due artisti anche se definirli tali oltre ad esser sbrigativo appare quanto meno incompleto. Tutto è nato negli anni, dall’ascolto delle loro opere e il confronto su di esse.
La loro critica irriverente, il loro pensiero controcorrente e le loro azioni dissidenti nei confronti del sistema, inteso come potere, o verso la classe borghese, sono tratti tangibili a chi li ascolta, osserva e studia. Più precisamente Fabrizio De André attraverso la sua anarchia mai negata con il suo fare rude e diretto e, l’altro, Giorgio Gaber attraverso la sua critica radicale ed il suo sarcasmo caustico.
Entrambi sulla strada del libero pensiero, hanno osservato e giudicato senza pregiudizi, cogliendo ogni tipo di contraddizione che la società gli mostrava.
Il monologo racconta di un uomo o una donna - fate voi - in piena crisi, attanagliato da dilemmi che è cosciente di avere, come è cosciente che sa da dove provengono. Invoca la comunità a farsi avanti, giudica gli altri ma alla fine si rivolge sempre a se stesso, non per individualismo ma per ripulire i suoi pensieri da tradizioni e valori che ne ingessano il proprio spirito libero. Lo spirito che passa dalla religione, veicolo di persone e valori, per arrivare alla politica mezzo sulla quale il sistema si regge e del quale si serve per intrappolarlo nella sua angoscia, sino al consumismo materiale e psichico che è il vero fine del sistema che lui cerca prima di spiegare e poi di affrontare. Il tutto intervallato da capolavori che raccontano come religione, politica e consumismo, intrecciati nella carta e nelle rime di Gaber e Faber, si spiegano al mondo e agli apparati uditivi del pubblico.
Il protagonista con il suo sfogo fatto di ragionamenti ed invettive, le storie e la storia di quelle parole, quei capolavori li prende in prestito per girarli al mondo, renderlo più libero possibile dalla morale e dalle ipocrisie.


Dopo lo spettacolo seguirà un momento conviviale con l’apericena targato La Terànga e la sua valida occasione di confronto e di degustazione di piatti tipici dal mondo.
Per info e prenotazioni: 3891764748 / 3204799462